Dopo poco più di sei mesi la cantante friulana torna a Bari con “Diari aperti tour” che si chiuderà il prossimo 28 dicembre nella sua Monfalcone. Un tour dedicato e pensato proprio per i palazzetti dove artista e fan annullano le distanze cosa più complicata nell’ambiente più “impostato” del teatro a cui Elisa ha dedicato la prima parte del tour. Ad aprire il live barese c’è stato Michael Leonardi, cantante italo-australiano che nel 2016 ha partecipato a Sanremo Giovani, introdotto dalla stessa Elisa che poi è salita sul palco con un completo giacca e pantalone e scarpe nere brillantinate intonando la bellissima “Siamo quelli che restano” incisa con un mostro sacro qual è De Gregori. L’entusiasmo del pubblico è già a livelli altissimi ma sulle note dei grandi successi della cantautrice friulana raggiunge le stelle. Diventa impossibile non cantare su “Luce (Tramonti a Nord-Est)” o “Eppure sentire” per passare poi alle nuove “Tua per sempre”, “Vivere tutte le vite” con Carl Brave in video. Su “Se piovesse il tuo nome”, canzone scritta da Calcutta, Vanni Casagrande e dal deus ex machina “Dardust” Dario Faini, i volumi si fanno alti e il pavimento del Palaflorio sembra accorgersene. Anche su pezzi come “L’anima vola”, “No hero”, “Stay” e “Rainbow”, il coinvolgimento tra pubblico e artista è elevato.
Elisa non si risparmia, (il concerto è durato due ore e mezza) e regala ai fan un live energico, emozionante e riflessivo. Non sono mancati, infatti, momenti di denuncia con la canzone “In piedi” tratta dall’ultimo album, un omaggio a tutte le donne, in particolare a chi ha vissuto o vive momenti difficili in una società che le tratta ancora diversamente dagli uomini, ma le donne sono come loro e “non ti fanno lo sconto”. Altra canzone “sociale” è “A prayer” che è accompagnata da immagini del nostro pianeta proiettate sullo schermo sul palco insieme a una frase che colpisce “Quando l’ultimo albero sarà abbattuto, l’ultimo pesce mangiato, e l’ultimo fiume avvelenato, vi renderete conto che non si può mangiare il denaro”. Parole forti e vere che danno una maggiore enfasi al brano, parole che il pubblico accoglie con una fortissima approvazione. A metà concerto la cantautrice friulana lascia il palco a Jessica Childress con “Walk with me”. Un finale con i fiocchi introdotto dal medley con Broken, Labyrinth, Cure me e No hero, con i due “regali” che il Liga le ha donato da l’arrivederci al pubblico pugliese con “Gli ostacoli del cuore” e “A modo tuo”, che Elisa definisce un augurio molto bello, non soltanto per i bimbi ma anche per i grandi che si perdono nei percorsi imprevedibili della vita, ma “poi riusciamo a tornare perché la vita è complicata, ma l’augurio è proprio tornare, a modo nostro”. A fine live, prima di presentare band e musicisti, ringrazia Bari per l’accoglienza e l’affetto sempre caloroso e racconta di sua nonna originaria di Gallipoli. Un ringraziamento Elisa lo rivolge anche a un’azienda italiana che si occupa di adozione di alberi a distanza, la Treedom che è partner del tour di Elisa, tour che ha permesso l’adozione di 2mila alberi che sono stati piantati in tutta Italia. Invita così il pubblico barese e pugliese a fare un regalo di Natale originale e amico dell’ambiente.
Mariangela Cuscito
SCALETTA
Quelli che restano
Promettimi
Anche fragile
Tua per sempre
Blu Part. 2
Eppure Sentire
Heaven out of hell
Luce (Tramonti a Nord-Est)
The waves
Ogni istante
My America
In piedi
Walk with me – Jessica Childress
Se piovesse il tuo nome
L’anima vola
Stay
A parallel world
Rainbow
A prayer
Vivere tutte le vite
Broken/ Labyrinth/ Cure me/ No hero MEDLEY ROCK
Soul
Together
BIS
Gli ostacoli del cuore
A modo tuo
Photoset by Giorgia Paradiso
Credits: si ringrazia per l’ottima organizzazione dell’evento Piemme Eventi, M&P Company e per la disponibilità al servizio offerto MN Italia